Come realizzare un logo professionale? consigli ed esempi
Tempo fa ho pubblicato una guida base alla realizzazione di un logo, dove ti mostravo gli step principali da seguire per la progettazione grafica di un logo. Era ovviamente un articolo che toccava solo superficialmente l’argomento: realizzare un logo professionale è un lavoro complesso che deve la sua riuscita a centinaia di fattori difficilmente riassumibili in un post.
Oggi voglio cominciare ad ampliare quella guida dandoti qualche suggerimento che penso possa esserti utile. Per farlo mi aiuterò con un esempio: il nostro cliente di oggi è il titolare di un vivaio chiamato “Fiore Blu” che ci ha commissionato la realizzazione del logo della sua attività.
1. Scegli un buon font
Mi è capitato spesso di trovare font accattivanti dal punto di vista estetico ma allo stesso tempo di qualità veramente scadente. In questo caso o decidi che il font ne vale la pena e ti impegni a ridisegnarne le lettere che ti occorrono, oppure lo cestini e scegli qualcos’altro. In ogni caso non utilizzare mai nei tuoi progetti grafici font dalle curve imprecise, pixelate o sbavate. Metti lo zoom al massimo e analizza le spigolature, le grazie, le estremità di ogni lettera. Anche se minime, le imperfezioni sono assolutamente da evitare.
Un esempio di font a prima vista elegante ma di pessima qualità? Agate.
2. Gioca con la spaziatura dei caratteri
Non è detto che un buon logo debba necessariamente utilizzare font ricercati o a pagamento per essere considerato moderno e originale: in alcuni casi basta veramente poco per dare ad un font familiare un’aria nuova e accattivante.
Del resto il web è pieno di layout tipografici che riescono ad integrare font come il Times New Roman o il Georgia in modo creativo. Come? A volte basta giocare un po’ con la spaziatura dei caratteri, o modificare solo qualche lettera, per rinnovare completamente il look a un buon Helvetica o, nel nostro caso, al Franklin Gothic.

3. Impara a modificare e personalizzare i font
E’ un discorso ormai trito e ritrito che non mi stancherò mai di fare: un buon logo non deve necessariamente essere accompagnato da un simbolo grafico per essere considerato professionale o d’impatto. A volte basta saper giocare con le lettere, modificandole graficamente, per fare del nome dell’attività un logo funzionale e creativo.
In questo esempio ho utilizzato un font corposo e facilmente modificabile, il Bauhaus 93. Ho fatto in modo che la lettera “I” e la “B” fossero unite e ho modificato la g per richiamare la curva morbida della e. In questo modo il logo rimane comunque leggibile e acquista una sua particolarità pur rimanendo essenziale e semplice.
In questo esempio oltre a modificare la spaziatura dei caratteri sia nel nome che nello slogan sottostante, ho modificato la lettera B per rendere tutta la scritta più particolare. L’effetto è semplice ma gradevole ed efficace.
4. Stilizzatura, non clipart
Se vuoi arricchire il logo con un simbolo grafico, il mio consiglio è: evita le clipart, i disegni, le immagini di bassa qualità. Una buona soluzione potrebbe essere una stilizzatura grafica, che non perde efficacia su stampa tipografica e rimane limitata nei colori.
5. …Oppure un monogramma
Il monogramma è un simbolo grafico che si ottiene sovrapponendo o combinando due o più lettere, come per esempio le iniziali del nome e cognome o, nel caso di un’attività, le iniziali del marchio. Tanto per intenderci, il monogramma del nostro cliente sarebbe composto dalle lettere “F” e “B”, combinate tra di loro in modo da sostituire graficamente eventuali icone o simboli grafici.
Infatti, se nel precedente esempio abbiamo deciso di arricchire la scritta “fiore blu” con un bocciolo di fiore, potremmo anche decidere di optare per un abbellimento grafico più astratto, magari richiamando le iniziali del nostro cliente.
Normalmente per un monogramma viene utilizzato un font calligrafico, che ricalca l’effetto “firma”. In questo caso ti consiglio di richiamare sempre il nome dell’azienda per intero, in un font molto leggibile, per far sì che i clienti possano collegare in modo istintivo il simbolo al nome dell’azienda.
Conclusioni
In questo articolo ho condiviso con te qualche trucco e metodo per realizzare un buon logo. Ovviamente dietro a tutto questo c’è uno studio molto più vasto, che va dalla scelta dei colori più idonei al concept, dal target a cui si orienta l’azienda alle esigenze del cliente, che sono ogni volta diverse.
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