Scrivi e disegna con i dingbat
Se pensi che i dingbat, ovvero i font composti da simboli, siano poco seri e pressoché inutili, devi cominciare a ricrederti. Eleganti, sfiziosi, umoristici…ce ne sono per tutti i gusti e per ogni esigenza. Sono facili da utilizzare, modificare, ridimensionare e capace di arricchire esteticamente ogni progetto grafico.
Va ovviamente fatta una cernita per non scadere nel lavoro amatoriale, dato che non tutti i dingbat sono di alta qualità: alcuni sono imprecisi, altri se ridimensionati diventano frastagliati e così via.
Per non parlare dei dingbat ormai usati&abusati fino allo stremo.
Ho voluto raccogliere in questa mini collezione alcuni dei dingbat che credo possano esserti utili: alcuni li ho utilizzati personalmente in qualche lavoro (come il bellissimo Nymphette), altri li ho conosciuti di riflesso grazie a qualche sito che ne fa saggiamente uso.
Se sei un’amante di questi font o se con questo articolo ti ho incuriosito almeno un po’, ti consiglio di visitare il sito Font Garden, che raccoglie centinaia di dingbat molto belli e ancora poco conosciuti.
Ma cominciamo con la nostra raccolta!
1. Nymphette
Al primo posto non per caso, Nymphette è la regina dei dingbat. Elegante e raffinato, è capace di dare un tocco di stile ad ogni lavoro e, se utilizzato bene, può essere il dettaglio che fa la differenza in un progetto grafico.
2. Kfon
Un dingbat molto grazioso i cui caratteri floreali sono spesso utilizzati come separatori.
3. Zoologic
Di dingbat con silhuoette “animalesche” ce ne sono a bizzeffe: questo è uno dei migliori, perché in un’unica raccolta è possibile trovare decine di animali: dal delfino al furetto, c’è un po’ di tutto.
4. Separate
Già il nome dice tutto: un altro dingbat che raccoglie diversi separatori floreali e non, classici e moderni. Molto utili!
5. FingerprintInside
Un dingbat con una resa estetica molto bella, accattivante e originale. Adatto a lavori grafici un po’ fuori dalle righe, volantini, siti grunge style.
6. Travelcon
Simboli internazionali e non: una risorsa da tenere in saccoccia, può sempre servire.
7. Talkies
Va bene, sono di parte. Ma anche se io ho una passione viscerale per i baloon e i fumetti, questo non significa che questo non sia un dingbat oggettivamente bello, simpatico e giovanile.
8. Swinging
I ghirigori sono sempre affascinanti, e questo dingbat ne è la prova.
9. Wc rhesus
Macchie, schizzi & affini. Un cocktail collaudato in molti stili, dallo street al grunge.
10. Freakyface
Curioso e originale, questo font è utilizzato spesso, più o meno velatamente, nelle illustrazioni del webdesign. Una prova: Chi non ha visto almeno una volta le vorticose api di Denise?
Il sito è in tutte le gallery css, eppure quasi nessuno sa che quei disegni così originali sono in realtà frutto di un font.
11. Efon
Tante stilizzature creative in un font un po’ punk. Ma non essere prevenuto: potrebbe veramente tornarti utile, una volta o l’altra.
12. Webmasters
Più per sfizio che per altro: webmaster e altri maniaci del computer, con tanto di cupido-monitor, per rappresentare il popolo del web. Un font molto curato nei dettagli e simpatico.
Conclusioni
I dingbat possono essere una grande risorsa per i designer, a patto che si sappia scegliere font di qualità e non se ne abusi. In ogni caso sono da preferire ad eventuali clipart dozzinali, ormai trite e ritrite, e proprio perchè vettoriali sono adatti sia per la grafica web che per quella tipografica.
E tu, utilizzi abitualmente uno o più dingbat? E se si, quale?
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