II Edizione Seminario Web Designer Freelance: Il 100% di un seminario indimenticabile
Quanti di voi, al rientro dal Seminario per Web Designer Freelance dello scorso week end, hanno avuto la sensazione di essere divisi a metà? A tutti noi è successo. Siamo tornati a casa, ma qualcosa di noi era rimasto in aula.
Poi, col passare delle ore, pian piano, le molecole si sono ricomposte. I pensieri pure. E lo strascico di energia che partiva dal Palacavicchi si è lentamente ritirato nei nostri cuori.
Quanti flussi, mamma mia. Ci pensate?
Addirittura, sembra che un satellite americano abbia fotografato l’Italia la sera del 9 giugno, e che al posto del solito vecchio stivale c’era come un’esplosione radiale di colori caldi e iridescenti, una specie di pennellata di Photoshop che ha mandato in tilt gli strumenti di rilevazione spaziale.
Alcune indiscrezioni dicono che quando hanno cercato di intercettare le voci sul luogo, per capire che diamine stesse succedendo, sulla frequenza delle spie si sentiva solo un coro assordante che urlava:
100%, 100%, 100%…
Pazzesco, ragazzi. Ma vi rendete conto? Quanto è stato bello questo week end? Proviamo a capirlo ripercorrendo per grandi linee le tappe dell’evento.
Cominciamo da venerdì sera (7 giugno).
Venerdì 7 giugno
Nando, Sara, la piccola Noemi e Simone erano già arrivati sul posto. E con loro alcuni amici che per smaltire l’impatto visivo di un albergo orizzontale si sono messi intorno a un tavolo, sulla balconata del Palacavicchi, a riflettere con birra e arachidi.
Mi vengono in mente Maurizio Tarchini, Marco Nardi, Marco Santonocito, Erika Buffa, Tiziano Basile, Simona Miskovska. Con me c’era Lorenzo Iorio. E poi tanti e tanti altri ancora.
Inutile dire che l’aria era già pregna di eccitazione. Forse per quello che ci aspettava il giorno dopo. O forse no. Forse, il solo fatto di essere lì, di stare insieme, di ridere alle battute, di ascoltare i primi scambi di opinione, di guardarci negli occhi, curiosi, indagatori, di verificare nei pensieri muti della nostra mente la somiglianza dei personaggi al loro avatar.
A me, per esempio, è successo questo: ho salutato Sara. Lei, impegnata con Noemi e con le mani sporche di pizza al pomodoro, si è girata e mi ha detto “ciao, piacere”. Non mi aveva riconosciuto. Poi, Nando le ha detto: vedi che è Carlo.
Che magia, ragazzi. Eravamo al 100% già lì fuori.
Intanto, i ragazzi del team di Your Inspiration avevano scritto da qualche parte che erano partiti da Catania. Stavano per arrivare.
A cena si sono formati due o tre tavoli. All’inizio c’è stato un piccolo chiarimento tra Simone e il cameriere più anziano. Al mio tavolo si accettavano scommesse. Ma, purtroppo, non è successo niente.
Quindi, abbiamo ordinato. Abbiamo mangiato (bene). Abbiamo parlato. Tanto. Ho contato le parole che sono state consumate quella sera (e dire che non c’erano ancora tutti i partecipanti): circa 12 miliardi di parole. Vabbè, c’erano anche molte donne. Questo bisogna dirlo.
Intanto, i ragazzi del team di Your Inspiration avevano scritto da qualche parte che forse sarebbero arrivati.
Dopo cena, ci siamo trattenuti a parlare sulla balconata. Rispetto al pomeriggio, c’erano nuove combinazioni, nuove amicizie. Il networking stava prendendo piede.
Io, però, a una certa ora me ne sono andato a dormire (si fa per dire). Ho salutato, e dopo circa 20 minuti di corridoio sono anche arrivato in camera.
Intanto, i ragazzi del team di Your Inspiration… fortunatamente erano arrivati
Sabato 8 giugno
A parte la scena spettacolare di un fiume di persone in fila per il checkin, qui c’è da dire che l’emozione era tanta. Tutti noi eravamo su di giri. Quante persone! I badge arancioni infittivano la sala.
Qualche sorriso, una stretta di mano, forse più di una. I cameraman provavano le loro macchine. I ragazzi del Team – Antonino, Corrado, Giustino, Nicola, Piero e poi anche Lorenzo, che quando si tratta di fare reception tira fuori la sua innata propensione alle pubbliche relazioni – distribuivano il materiale didattico.
E poi i microfoni. Che storia i nostri microfoni. Pensate che li volevano i Pooh. Abbiamo detto no, ce li teniamo noi. Li vogliamo distruggere con le nostre mani ‘sti bastardi. Sono stati gli unici a non sentire l’esortazione di Nando. Non c’hanno capito niente sulla storia del 100%.
Ma andiamo avanti.
L’aula è pronta. Tutti seduti. Attenti. Tremendamente attenti. Tocca a me presentare Nando, il quale fa un discorso bellissimo. Ed è qui che introduce il concetto del 100%. Invita le persone a vivere il seminario in tutto e per tutto, a essere presenti al 100%, non solo ascoltando gli interventi programmati, ma soprattutto facendo networking, ovvero, proponendosi, stringendo nuove amicizie, creando rapporti e momenti di visibilità.
Fabio Micera (Mettersi in regola con il fisco)
Si entra nel vivo. Comincia Fabio Micera, il commercialista. L’intervento è strepitoso. Riesce a spiegare concetti normalmente astrusi con una tale chiarezza che persino i più giovani (e per questo meno esperti di fisco e partita iva) in meno di un’ora si fanno un quadro chiaro di come muoversi e di cosa fare per mettersi in regola come freelance.
Seguono decine di domande di approfondimento. Fabio risponde a tutti. E anche dopo, durante la pausa caffè, intorno a lui si forma un gruppo di persone che vuole saperne di più e lo tiene impegnato almeno fino all’inizio del nuovo intervento.
Sara Presenti (Responsive Design: come quando e perché progettare un layout ottimizzato per il mobile)
Arriva con la piccola Noemi. Ma ora tocca a lei. Quindi, Noemi passa al papà, Nando. E a Sara toccano 150 persone che l’aspettano per saperne di più sul responsive design.
Inutile dire che Sara – emozionata o meno – quando parla di grafica va ascoltata dalla prima all’ultima parola. La sua esperienza e il suo talento emergono su ogni concetto in modo inequivocabile.
La lezione verteva su come, quando e perché progettare un layout ottimizzato per il mobile. È stata bravissima a spiegarlo e farlo vedere praticamente, benché rallentata dal fatto di avere una sola mano per lavorare con Photoshop (con l’altra doveva tenere il microfono) e di dover progettare il layout su un monitor con la risoluzione di un francobollo. Grande Sara.
Carlo D’Angiò (Acquisire clienti)
Non sto a mio agio a parlare di me. Diciamo solo che questo primo intervento era basato su un concetto molto bello per la sua semplicità: trasformare l’estraneo in un amico e l’amico in un cliente.
Nota positiva: sembra che l’intervento sia piaciuto a molti. Nota negativa: ho sforato, ahimé, di circa mezz’ora. Giuro che starò più attento la prossima volta.
Pranzo
Ho preso qualche chilo per colpa del pranzo. Ma ho conosciuto tantissima gente. Spero di perdere presto i chili che ho preso e di tenere per sempre invece le amicizie che ho fatto al seminario.
Simone D’Amico (Responsive Design: come sviluppare un layout ottimizzato per il mobile)
Se uno è team leader ci sarà un motivo. Simone D’Amico è un grande team leader (non solo fisicamente). In questo intervento ha preso il layout disegnato da Sara la mattina e lo ha trasformato in una pagina web responsive, spiegando passo-passo come farlo.
Marco Santonocito (Start Up for Dummies)
Qualcuno lo ha descritto come l’uomo dal sorriso ritoccato con Photoshop. Marco è una ragazzo straordinario, simpatico ma discreto, intelligente ma umile, giovane ma già ricco di esperienze strepitose. E non a caso ci ha parlato di Startup e del suo percorso in Silicon Valley.
Una ragazza a cena mi ha confessato di essere intimorita da Marco, per via della sua brillante carriera. Così giovane e così intraprendente e sagace. Ma c’è poco da intimorirsi. C’è invece da accorciarsi le maniche e darsi da fare.
Marco ci ha insegnato questo: tutto si può fare, basta volerlo e impegnarsi per riuscirci. Ovviamente, qualche info strategica in più non fa male. E lui ce ne ha date tante.
Nando Pappalardo (Un milione di dollari in due anni)
Se cominciamo dalla fine di questo intervento le cose sono andate così: le persone hanno pianto. Anche io. Perciò sono andato a sedermi dietro a tutti. Credo, però, che ciascuno avesse le sue buone ragioni per farlo.
Nando, in questo intervento, ha raccontato la sua storia. Lo ha fatto momento per momento, trasferendo alla sala, con il suo tono, con il suo ritmo, con il suo stile, ogni singola emozione del suo incredibile percorso. Dalla povertà assoluta, al lavoro che non amava, alla passione per il web design, fino agli ultimi anni dove, per una strana congiuntura di fenomeni, è successo di tutto: Themeforest, la scomparsa di suo padre, la nascita di Noemi e… noi lì.
Credo di poter dire a nome di tutti “grazie, Nando!”.
Cena
Momento straordinario di networking, la cena del primo giorno di seminario. Ora, sono 150 persone che parlano tutte insieme. Le parole sono molte di più di quelle che ho contato la prima sera.
Serata bellissima. Non la dimenticherò mai. Ne approfitto per salutare i miei compagni di tavolo: Lorenzo, Loris, Sebastian, Graziana, Marco e gli altri che erano in fondo di cui ora non mi sovviene il nome. Sono stato benissimo con voi. Vi abbraccio tutti.
9 giugno
La mattina del 9 giugno ci sono due piccoli problemini:
- il video proiettore è spento
- io c’ho il mal di schiena
Ma a parte questo, la giornata comincia alla grande. Tutti seduti mezz’ora prima del previsto (Nando aveva chiesto di anticipare).
Marco Salvo
Che persona magnifica! Al di là del suo intervento, sono rimasto molto colpito proprio dalla sua essenza. Un uomo pratico, generoso e di buon senso.
L’intervento, poi, è stato uno spettacolo. Ha parlato di SEO in modo così semplice e lineare che mentre lo ascoltavo mi era venuta voglia di aprire i miei siti e mettermi a sperimentare le sue chicche.
Quanti di voi hanno pensato all’authorship in questi giorni?
Marco Santonocito (Collaborare a distanza)
È di nuovo il turno dell’uomo dal sorriso ritoccato con Photoshop.
Qui Marco ha sconvolto (nel bene) la vita di molti web designer. Basta leggere i feedback di Sebastian per averne un’idea. Perché? Perché ha parlato di Git, un software che permette di fare controlli di versione, di tenere traccia di tutte le modifiche fatte a un progetto e, quindi, di tornare, se serve, alle sue versioni precedenti. Uno spettacolo.
Carlo D’Angiò (About Me e dintorni)
Mi è piaciuto un casino fare quest’intervento. Abbiamo parlato di come funziona il nostro cervello nelle sue componenti (old brain, middle brain e new brain) e, nello specifico, di come funziona il cervello del lettore. Per poi occuparci di scrittura persuasiva.
Purtroppo, anche qui ho sforato un pochettino. Chiedo scusa per questo. Per farmi perdonare, al prossimo seminario Lorenzo pagherà da bere per tutti.
Luca Panzarella (Mille e uno modi per trovare lavoro)
Ho conosciuto Luca Panzarella di persona solo domenica 9 giugno. Ed è stata una gran bella conoscenza. Il suo intervento è stato luminoso e coinvolgente.
Ottimo relatore, ha parlato di come mettersi sul mercato del lavoro in modo diverso. Ricordate il chinotto? Bè, eccezionale. Anche il momento in cui ha fatto sì che le persone si conoscessero meglio tra di loro, parlando, scambiandosi i bigliettini da visita, facendo networking.
Luca è al 100%. Grande Luca.
Pausa Pranzo
Quella del secondo giorno è stata un’autentica apoteosi del networking. Oramai, (quasi) tutti conoscevano (quasi) tutti.
Simone D’Amico (Gestire i fogli di stile all’interno di grandi progetti)
Torna in scena il mitico Simone. Oramai è già una leggenda. Non fa in tempo a spostarsi nella sala che le persone lo circondano per saperne di più.
In questo secondo intervento ha parlato di come gestire i fogli di stile all’interno di progetti molto grandi, analizzando problemi ed errori comuni e spiegando come risolverli.
Nando Pappalardo (One Year Together)
Qui Nando parla di un progetto strepitoso al quale stiamo lavorando da molti mesi: One Year Togheter, il primo corso multimediale per web designer freelance. Spiega cos’è, come funziona, quanto costa. Mostra la piattaforma dall’interno e come sono organizzati i contenuti.
Poi c’è l’ultima pausa caffè. Ma non finisce qui, perché ora tocca a lui.
Maurizio Tarchini (Sviluppare un sito facilmente mantenibile e gestibile in poche mosse)
Di Maurizio abbiamo parlato solo all’inizio, quando la prima sera l’ho trovato al tavolo con le arachidi e la birra. Ma abbiamo detto che l’old brain è particolarmente sensibile all’inizio e alla fine. Giusto? E, quindi, di chi parlare adesso che siamo alla fine, se non di lui?
Maurizio è un vero esperto di codice, uno che vale la pena di vedere all’opera per capire che significa sviluppare. Il suo intervento è stato grandioso. Ha parlato di semantica, di eleganza del codice, di namespaces e convenzioni fino ad arrivare alla scomposizione e modularizzazione di parti della struttura del sito.
Ecco, come vedete, è roba per tecnici. Ma come da lui promesso, ha trattato l’argomento a un livello accessibile a tutti. Anche Maurizio è stato ed è al 100%.
Conclusioni
Sara dice
Grazie a questo articolo di Carlo ho avuto modo di rivivere almeno in parte ciò che purtroppo mi sono persa in questo straordinario week end. Sono stata latitante (questa è la maternità del resto, croce e delizia), ma quel poco che ho potuto assorbire è stato adrenalina pura.
Non ho avuto modo di seguire molti interventi (giusto un paio), ma sono riuscita a parlare con alcuni di voi, a conoscere persone estremamente piacevoli e interessanti (e a ricredermi su qualcuno, tipo il simpaticissimo Marco Nardi, che su Facebook mi sembrava un personaggio davvero odioso, lol), mi sono confrontata, ho mangiato benissimo e soprattutto ho goduto di quella sensazione quasi cameratesca del condividere con voi gli spazi vitali (aperitivi, pasti, alloggio, aree comuni): era bellissimo incrociarsi nei corridoi, parlare di design nella veranda dell’hotel, prendere il caffè ogni mattina con una persona diversa. Probabilmente non ero al 100% (mia figlia è stata abbastanza spossante in questa sua fase del “sono abbastanza grande per camminare”, come molti di voi avranno notato) e di questo mi scuso. Mi farò perdonare nella prossima edizione, promesso :)
Grazie per aver condiviso con noi questa bellissima esperienza. E soprattutto grazie a Nando, per la sua capacità di spingermi – e spingerCI – a superare i limiti che spesso ci poniamo senza rendercene conto.
Nando dice
Sono state due giornate straordinarie!
Organizzare un evento del genere con il numero degli iscritti che si triplica a ogni edizione comporta sempre più grandi responsabilità e mesi di preparazione. Ogni volta però a fine seminario puntualmente tutto il duro lavoro di organizzazione viene ripagato abbondantemente, in parte dalla magia che si riesce a creare in aula e in parte dall’energia e dalla carica che sentiamo sprigionare da tutti i partecipanti una volta rientrati a casa.
Come ho già scritto in qualche commento su Facebook – senza nulla togliere alla didattica – anche questa volta l’aspetto umano ha prevalso su quello formativo! Ho conosciuto tantissime persone, alcune con una storia molto simile alla mia, cui va il mio più grande e sincero augurio, ricordando quanto detto alla fine di uno dei miei interventi: “Ciò su cui ti focalizzi si espande!”
Chiudo con i ringraziamenti. Comincio da Marco Nardi che essendo di base a Roma si è occupato della gestione dei contatti con il Palacavicchi e ha dovuto lottare duro “per portare a casa il risultato” (anche con la tipografia che ha stampato tutti i gadget).
Un grazie di cuore va anche a tutti i ragazzi del mio Team (Giustino, Simone, Antonino, Corrado, Nicola e Piero e le due ragazze rimaste a casa, Sara Michieli ed Eva) che hanno fatto si che tutto filasse liscio sia nei mesi antecedenti al seminario che durante tutto il week end. Un grazie di cuore anche a Carlo il quale si è occupato della scrittura dei testi presenti sul sito dell’evento.
E dulcis in fundo, un grazie di cuore alla mia Sara che nonostante i mille impegni che le procura la nostra bimba ha di nuovo accettato la mia proposta lasciandosi coinvolgere ancora una volta in questa splendida avventura formativa.
PS: durante il seminario ho avuto modo anche di fare alcuni colloqui di lavoro. Abbiamo assunto due nuove figure professionali che entro pochi giorni saranno attive nell’organico di Your Inspiration!
Alcune testimonianze sull’evento
Sono stati due giorni fantastici, intensi, pieni di energia, energia positiva!
Ho conosciuto persone splendide, interessanti, ognuno con una storia, una formazione diversa, una vita da raccontare, tutti..davvero tutti con la voglia di condividere la propria conoscenza!
Questo il regalo più grande: la CONDIVISIONE.
Ci sono ancora persone che hanno voglia di dare, che sanno ancora dare! Voi, ragazzi, avete voglia di trasmettere il vostro sapere, le vostre conoscenze, non siete gelosi delle vostre idee, dei vostri progetti, voi avete voglia di condividere.
Ci sono stati momenti di sconforto in cui ho pensato “ma Grà..ma li vedi? Ma cosa ci fai TU qui?!”..il mio era un atteggiamento sbagliato, quell’insicurezza e quella vergogna nel non avere un lavoro e neppure esperienza mi paralizzava allora mi sono detta: “Non sei qui per sostenere un esame!” e mi sono messa in gioco..! Quindi ho conosciuto quanti più potevo, ho scambiato contatti e condiviso insicurezze, le mie insicurezze con perfetti estranei!
Altra sorpresa..nessuno mi ha fatta sentire inferiore, nessuno mi ha fatto sentire nel posto sbagliato, tutti erano lì per tutti!
Ho raccontato questi due giorni a mio padre, al mio ragazzo, alla mia migliore amica con l’entusiasmo di chi scopre un’amore per la prima volta.
Questi due giorni non mi hanno cambiato la vita ma hanno cambiato il mio approccio nei confronti della vita! Io da oggi so cosa fare! Io da oggi so cosa voglio essere!
Grazie ragazzi!
Grazie Nando, Sara, Carlo, Simone, Fabio, Marco S., Luca, Maurizio, Marco Salvo…TUTTIGraziana
***
Inutile ribadire la vostra bravura e competenza nei rispettivi campi.
Ho partecipato al primo, al secondo e parteciperò anche al 50° seminario.
Mi date la carica, per affrontare nove sfide e impegnarmi al massimo in quello che faccio.
Con tutti voi, mi sento parte di una grande famiglia. GRAZIE!
Vi lascio, con il motto del week-end:
ARE Y READY, ARE Y 100%, GO!***
Oggi non è il solito lunedì.
È un giorno speciale.
Ognuno di noi sta tornando nella sua città, nella sua casa, si immerge nel suo solito lavoro, rivede la sua gente, la sua famiglia.
Siamo tutti diversi, ce lo avete ricordato, unici, ognuno con il suo mondo.
Ma da oggi abbiamo una cosa in comune: abbiamo preso parte al Seminario di web designer… e chè seminario ragazzi!
Gli interventi sono stati succosi e ricchi di contenuti.
Ho ricevuto moltissimi imput, flash di idee, mi avete fatto appassionare ed innamorare.
Ho riflettuto molto sulla ricchezza delle mie potenzialità: è una magia. Siamo imprenditori di noi stessi, ed abbiamo tutti gli strumenti per realizzare il SOGNO!Chè ricchezza: ho avuto l’opportunità di ascoltare la professionalità di persone speciali, piene di esperienza e conoscenza e soprattutto ricchi di umiltà.
Sono contenta. Tutto è stato grande, impeccabile.
Buona ispirazione gente!
***
Sono stati due (quasi tre) giorni fantastici e pieni di energie positive, è stato bello conoscere per davvero tutte le persone che fino alla scorsa settimana seguivo sui blog o sui vari social;
È stato bello ricevere complimenti da piú di qualcuno per qualcosa che ho creato o che ho dato in questi anni sulla rete, ma soprattutto è stata l’esperienza piú motivante che abbia mai vissuto: non ero mai stato in mezzo a tante persone con la mia stessa passione e confrontarmi con lo loro è significato tanto.
Perciò grazie a tutti voi, spero di potervi incontrare nuovamente di persona!
Tiziano Basile***
Sono stati due giorni interessantissimi…. un’atmosfera fantastica….tantissime persone conosciute….un’emozione fortissima!
è la prima volta che partecipo ad un evento simile e devo dire con tutta sincerità che è stata una delle esperienze più belle ed interessanti che abbia mai vissuto recentemente!
Sono tornato a casa con mille idee in testa e questa notte non sono riuscito a chiudere occhio…
Che dire!
Grazie a tutti voi per aver riacceso in me quella voglia e passione che si stavano spegnendo lentamente….
Alla prossima e in bocca al lupo a tutti!
Mattia Ceccaroni***
Una botta di vita!
Avevo tanta paura di sentirmi un pesce fuor d’acqua. Avevo paura di riscontrare la stessa competizione e diffidenza che ho trovato all’università. Avevo paura che qualcuno mi avrebbe preso in giro per il mio desiderio di imparare pur provenendo da un altro contesto. Avevo paura che la mia passione per la grafica e il web trovasse la conferma che il percorso per realizzarsi fosse troppo difficile.Ora ho paura che tutte le persone che ho incontrato e conosciuto non abbiano capito che l’atmosfera e la carica che mi hanno dato sono fondamentali e molto più importanti di qualsiasi nozione tecnica. grazie a tutti!
PS: Visto che il seminario lo avete organizzato dietro casa mia, il mio unico rimpianto è non aver organizzato una cena come fosse per una vecchia compagnia di amici che si ritrova dopo tanto tempo!!!
:)***
La cosa che mi ha colpito di più è la squadra di YIW. Siete una grande famiglia e non parlo solo di Nando Pappalardo, Sara e il vostro piccolo gioiello, ma di tutti gli altri che fanno parte dello staff di YIW e penso che il vostro successo sia proprio questo. Complimenti a tutti. Avevo già ben chiare le mie idee, i miei progetti, ma mi mancava qualcosina che voi mi avete trasmesso con la vostra grinta e… adesso posso ben gridare: 100% ! :)
Alessandra de Robertis***
Beh, ragazzi, che dire, è stato un evento bellissimo: ho respirato design e starnutito un po’ di developing (la prossima volta mi premunirò con un antistaminico). Ho sentito le esperienze degli altri, mi sono confrontato, ho conosciuto finalmente le persone che, finora, avevo intravisto solo in mezzo alle parole su un schermo. Quello che mi ha colpito di più è stata l’aria di festa che c’era, la disponibilità di tutti a raccontarsi e ad aprirsi, poi sono venute le pastarelle, i caffè, le fette di carne, i casertani, le battute sulla seo, i biglietti da visita improvvisati sul momento (grande Simone Ziglioli, non hai idea di quanto è memorabile il tuo biglietto tagliato a mano, questo sì che è marketing!), le vite degli altri, le esperienze, gli approcci, le rane morte a loro insaputa, le pescherie (che non vedrò più con gli stessi occhi), un povero programmatore asp fiero di esserlo ma bistrattato da tutti, la marca da bollo da 1,81€, il bootstrap (si è dischiusa una porta, anzi un portone!), le facce basite e le facce sicure. Grazie di cuore a tutti per esservi fatti conoscere! Ci vedremo sicuramente alla prossima!
Diego Ciocia***
Sono felice di esserci stato ed aver partecipato – della serie “un viaggio lungo mille kilometri inizia con un piccolo passo” (cit.).
Sono felice di aver potuto conoscere “quelli che leggo e seguo da oltre lo schermo” – della serie “toccare per credere”.
Sono felice di aver conosciuto nuove persone con cui parlare di ciò che mi appassiona, con cui condividere timori, paure, sogni e speranze – della serie “non sono l’ultimo della mia specie”.
Sono felice… – della serie “grazie a tutti, ma proprio tutti”.
P.S.: e se tu che leggi non hai partecipato per qualche dubbio (non sono abbastanza preparato, ma magari non è utile, sono cose che già conosco, et simili). Permettimi un consiglio: quando ci sarà la prossima occasione, coglila al volo e non mancare!***
Ho due chiavi per la stessa porta, per aprire al coraggio e alla paura… Ho vissuto due giornate intense e interessantissime… Ho scoperto tante cose nuove, tante cose che non sapevo… ma soprattutto ho scoperto che c’è tanta gente che come me non ha smesso di SOGNARE… Grazieeeeee
Laura Volpe
…ci fermiamo qui perchè riportare tutti i vostri feedback è impossibile! molti di voi hanno anche parlato di questo weekend tramite il proprio blog, perciò vi invitiamo a visitare la pagina Facebook dell’evento per leggere il resto.
Alla prossima!!! :)
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