Laureato in Letteratura alla Sapienza, sceglie il Web Design


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Quella di oggi è un’altra piccola grande storia che vale la pena di ascoltare. Si tratta di Luca Cannarozzo, 28 anni, laureato in Letteratura, musica e spettacolo alla Sapienza, appassionato di design, che in età adulta scopre il web design e se ne innamora perdutamente. Luca è un veterano di One Year Together. Tra i primi a farne parte, insieme a Manuela Langella e Amerigo Casadei, si è subito fatto notare per impegno e voglia di imparare. Come lui stesso dice durante l’intervista che vi propongo, è stato un anno ricco, impegnativo, carico di idee e stimoli potenti. Ha scelto di specializzarsi nel web marketing turistico, avendo ben chiaro il percorso da compiere per essere un professionista vero e credibile. Ma a questo punto direi che si fa prima ad ascoltare l’intervista. I commenti li facciamo dopo. Buon Ascolto.

Trascrizione completa

(La trascrizione è letterale. Per una migliore comprensione conviene ascoltare l’audio dell’intervista)

Carlo: Ehilà, buongiorno a tutti. Qui è sempre il vostro Carlo D’Angiò che vi parla, la vostra voce preferita. E oggi abbiamo una nuova intervista, un nuovo caso di studio interno a OYT che saprà ispirarvi e farvi capire quanto sia importante formarsi per diventare un professionista orientato al successo. Che cos’è OYT in poche parole? È un corso multimediale di 13 mensilità costruito su misura per aspiranti web designer freelance. È l’unico in Italia che offre una formazione strutturata e guidata su tutti gli argomenti propedeutici a questo tipo di professione, incluse quelle materie che servono ad acquisire clienti che in genere vengono trascurate, come spesso accade con il marketing per un web designer. Ed è ciò di cui vorremmo parlare oggi con il nostro ospite, Luca Cannarozzo, studente di OYT, ma soprattutto web designer freelance con un anno di formazione alle spalle di cui vorremmo conoscere qualche particolare. Benvenuto, Luca.

Luca: Ciao, buongiorno a tutti.

Carlo: Io direi di cominciare subito con la prima domanda. Vuoi parlarci un po’ di te? La tua storia, la tua vita, i tuoi obiettivi?

Luca: Allora, io sono un ragazzo di 28 anni. Ho una storia molto particolare, perché ho fatto degli studi in lettere – precisamente, letteratura, musica e spettacolo. Mi sono laureato alla Sapienza circa 3 anni fa. E niente: ho iniziato questo percorso di studi, ma poi ho scoperto delle passioni, che in realtà coltivavo già da tempo, ma non avevo mai pensato di svilupparle in maniera professionale. Così ho pensato seriamente di potermi preparare su questi argomenti e poi mettermi all’opera. E lo sto facendo in questi mesi con il blog e con la costruzione di altri siti e di vari progetti web anche con agenzie della mia zona. Più o meno questa è la mia storia a grandi linee.

Poi in realtà l’obiettivo è proprio quello di crearmi una vera e propria professione come web designer anche con delle collaborazioni con magazine importanti e, perché no, con delle agenzie web particolarmente attive nel mio campo, nel mio settore. Quindi, diciamo che l’obiettivo principale è questo. E proprio per questo ho deciso di studiare con One Year Together e di inserirmi nel gruppo, in questo gruppo così ampio… così creativo, ecco.

Carlo: Senti, ma quando è nata la passione per il web design e in che modo? C’è qualche aneddoto che puoi raccontarci?

Luca: Sì. In realtà è una cosa molto particolare. Io mi ero appena laureato. Ha fatto la triennale in lettere. Non ho voluto fare la specialistica per l’ovvia mancanza di cattedre disponibili in Italia. Praticamente… cercavo un lavoro per far fruttare questi studi, ma non ho mai trovato niente. In realtà ho sempre avuto la passione per il design, per le forme, per i colori, è sempre stata una cosa che mi ha appassionato, ma non ho mai avuto l’opportunità di coltivarla.

Così un giorno su internet cercavo dei corsi, corsi di formazione, dei mestieri che avrei potuto intraprendere o degli studi. A un certo punto vedo il corso di design, di design per interni, in particolare. E prenoto una telefonata informativa – sai come funziona solitamente!? – E mi telefona quest’agenzia. Mi propone un corso che costava circa 10 mila o 7 mila euro al mese… un corso che durava 3 o 4 mesi. Non avendo opportunità…

Carlo: 10 mila euro al mese?

Luca: Sì, più o meno sì… poi con i trasferimenti, tirocini, c’era un sacco di lavoro da fare, ma comunque per me era una somma assolutamente impossibile.

Quindi mi ha chiesto se volevo fare qualche altra tipologia di corso, tra le quali c’era anche quella del web design. Io in realtà non conoscevo questa professione. Sono sempre stato un appassionato di tecnologia e di design, ma in realtà non avevo mai sentito parlare di web design. E quindi lei mi ha chiesto se volevo fare questo corso. Io lì per lì le avevo detto di no, anche perché sarebbe servita la stessa cifra. E quindi le avevo detto di no. Poi in realtà pensandoci mi sono appassionato a questa storia del web design, a questo mestiere, a questa professione proprio come freelance, e quindi ho iniziato a studiare come autodidatta. In effetti, diciamo che essere autodidatta fa un po’ parte di me… l’ho applicato a tantissime cose che ho studiato e a tantissimi miei hobby e passioni e tra queste, appunto, quella del web design che voglio che diventi una professione redditizia… e finora tutto fa pensare che lo sia. E questo principalmente… per una telefonata. Per una telefonata mi sono avvicinato…

Carlo: È stata la telefonata di questa scuola, di questo centro di formazione. Comunque è interessante… 10 mila euro al mese vuol dire che devo parlare con Nando per rivedere i prezzi di One Year Together…

Luca: Ahahahha… sì

Carlo: Senti, ma che cosa ti piace di più di questo lavoro? Disegnare? Sviluppare codice? Parlare con i clienti?

Luca: Va be’, in realtà, come hai potuto capire, mi piace il design in genere. Principalmente mi piace disegnare. E quando dico mi piace il design in realtà è molto generico. In realtà mi piace proprio l’arte legata alla tipografia. Quindi, avere proprio la scrittura… a parte magari la scrittura persuasiva e questo genere di cose, ma la vera e propria arte legata alla tipografia art…

Mi piace studiare questo più che altro: i trend legati alla tipografia art, i trend legati al design e al mondo del web design… quindi mi piace studiare colori, forme, soprattutto la loro applicazione al web design. Mi piace costruire siti abbastanza accattivanti tenendo conto della storia del design, ma soprattutto con un occhio al web marketing. Per questo dicevo prima della scrittura persuasiva, di come utilizzare la tipografia art per vendere – no!? – quindi per convincere il mio potenziale utente a visitare le mie pagine, a comprare i miei prodotti e i miei servizi. Tutto qui.

Carlo: No… ma poi la tipografia e la scrittura persuasiva in qualche modo hanno qualcosa in comune perché le parole si guardano prima di leggerle. Hanno un corpo, una consistenza, un’eleganza etc.

Luca:  Sì, sì, dicevo è proprio interessante questa sovrapposizione di concetti, questa tipografia art unita al fatto che comunque guardiamo le immagini prima di parlare…

Carlo: E dimmi una cosa, Luca. Questo è quello che ti piace, ma ciò che ti piace e ciò che sai fare meglio coincidono?

Luca: Diciamo che in realtà (ahahah)… no! Questa è una bella domanda, perché io nella mia vita mi sono sempre dato da fare nel vendere. Diciamo che riesco a vendere facilmente. Non so come faccio, però è un piccolo talento che ho sempre coltivato. Ho sempre venduto online, anche tramite i soliti siti di aste, annunci… ho sempre venduto di tutto nella mia vita…

Carlo: È interessante… i nostri ascoltatori ti conosceranno come un venditore…

Luca: Sì ahahah… Sì, praticamente adesso sto cercando di vendere me stesso… In realtà è questa la cosa che mi riesce meglio. Poi, sì, mi piace disegnare, insomma, la tipografia art e il design… le cose che mi piacciono e quelle che mi riescono meglio non sempre coincidono, però nel web design le cose si avvicinano molto.

Carlo: Luca, lavori con altri freelance?

Luca: Sì. Diciamo che in realtà adesso sto parlando con delle agenzie, con delle web agency. Insomma, stanno nascendo delle collaborazioni in questo senso, perché dove vivo e lavoro io ci sono molte web agency che si occupano di web marketing turistico, quindi stanno nascendo delle collaborazioni, ma ad oggi non ho una collaborazione fissa con altri freelance. Diciamo che alcune collaborazioni sono anche in cantiere, ma non ne ho una fissa, stabile. Ecco.

Carlo: Quindi, mi è sembrato di capire che tu lavori da casa.

Luca: Sì, sì assolutamente.

Carlo: Senti Luca, non so da quanto tempo tu segui One Year Together, mi sembra da un bel po’, abbastanza da ipotizzare anche una certa riorganizzazione del tuo lavoro, delle tue strategie etc. La domanda è questa: quando si sogna di fare un lavoro, quel lavoro viene un po’ idealizzato. Cominciando a farlo si scoprono poi quelle cose che prima non sapevi e che avresti voluto sapere. È successo nel tuo caso? Ci sono delle esperienze o degli aspetti che avresti voluto conoscere prima di cominciare e che invece hai scoperto in corso d’opera?

Luca: In realtà, guarda, io sposterei questa domanda più che altro sulla questione del blog, perché sul mestiere del web design avevo studiato talmente tanto che conoscevo gran parte delle sfaccettature di questo lavoro, delle opportunità e comunque delle cose da mettere in gioco in questo lavoro. Non so come potertelo spiegare. Ciò che invece avrei voluto sapere e che in realtà non ho fatto riguarda più che altro il blog. Non conoscevo le opportunità che il blog poteva offrirmi. Questo l’ho conosciuto soltanto tramite One Year Together, e anche tramite le tue lezioni. E quindi possiamo dire…

Carlo: Diciamolo, diciamolo…

Luca: Sì ahahah… posso dirti che le opportunità del blog le ho scoperte principalmente tramite te, ma anche proprio come scrivere un articolo che possa poi offrirmi delle opportunità. Tutta opera tua, diciamo. Ecco.

Ciò che, invece, avrei voluto apprendere era come organizzare un blog, una cosa che purtroppo ho scoperto soltanto quando ho aperto il blog, praticamente… insomma tutta la storia di preparare gli articoli, anche per quando non si ha tempo di scriverli, quindi avere una sorta di risorse messe da parte sempre pronte per essere utilizzate. Quindi, un po’ questo, mi è venuta a mancare un po’ l’organizzazione. Infatti, mi sono lanciato in quest’avventura, ma in realtà sapendo ben poco dell’organizzazione e sapendo molto come fare, un po’ un controsenso, ma diciamo che è stato così. Quindi, questa domanda è principalmente per il blog.

Carlo: Altri studenti di One Year Together, per esempio, a questa domanda hanno risposto “il fisco”. Voglio dire… tra gli argomenti più disparati può esserci quello che ciascuno avrebbe voluto conoscere meglio per potervisi approcciare. Riguardo al blog, ogni argomento che noi trattiamo è come se aprisse un mondo nuovo e tutti gli argomenti possono essere zoomati all’infinito e approfonditi.

Ora parliamo di noi e di come ci siamo conosciuti: One Year Together. A questo punto esprimiti liberamente. Dimmi un argomento a piacere. Cioè, tira fuori tutte le sensazioni che ti provoca il pensiero di questo anno passato insieme. È stato bello? È stato brutto? Lo rifaresti? Scapperesti lontano? Dicci tu, tranquillamente.

Luca: Va bene ahahahha… scapperei lontano per tutte le dipendenze che mi avete trasmesso, il web marketing, il blog. Diciamo che scapperei lontano per questo motivo. No… in realtà, guarda, l’anno passato insieme è stato un anno pieno di progetti. In realtà fare questo percorso insieme mi ha condotto a pensare a tantissime cose contemporaneamente. Questa è stata la cosa più importante e più imprevista, cioè quella di fare un progetto sull’altro, quasi un’esplosione di idee tutte insieme all’improvviso. Diciamo che questa è stata la cosa più divertente e inaspettata. Poi comunque è stato un anno molto impegnativo, almeno per me, per la costruzione della brand identity, per la costruzione proprio di tutto, perché io sono praticamente partito da zero. Come ti ho detto all’inizio, ho degli studi da autodidatta, ma in realtà proprio sulla professione del web designer sapevo ben poco, ed proprio per questo che poi mi sono iscritto al vostro corso. È stato molto impegnativo.

Se lo rifarei? Sì, lo rifarei senz’altro per i risultati. Perché è vero, come dici tu spesso nelle tue lezioni, bisogna darsi del tempo e io questo tempo me lo sto dando e col tempo sto avendo i risultati che mi aspettavo. Spero che ovviamente ce ne siano degli altri. Però, insomma, sì, rifarei tutto.

Carlo: La prossima domanda è proprio questa: avevi delle aspettative quando hai cominciato? E queste aspettative in qualche modo sono state soddisfatte?

Luca: Sì, la mia aspettativa era diventare, anzi, proprio essere un web designer, diciamo che questo era l’obiettivo principale, cioè proprio essere e pensare… cioè conoscendo gran parte degli argomenti legati al settore del web design. Quindi, sì, avere una panoramica generale di tutte le competenze fondamentali per questa tipologia di professione. Sì, poi i riscontri in realtà ce li ho. In realtà, in questi giorni che, come ti ho spiegato, sto facendo doppi lavori per mantenermi, per continuare a studiare, per comprarmi computer, uffici, scrivanie etc., i riscontri li sto avendo anche tramite il semplice messaggio su Facebook di persone che leggono il mio blog alle quali magari interessa il mio articolo, o tramite la mail di un albergo che mi chiede i servizi dettagliati…

Carlo: Sì, perché poi diciamolo: tu ti stai specializzando in un settore specifico. Dicci pure qual è il tuo sito. Facciamo un po’ di pubblicità, via.

Luca: Il mio sito è www.lucacannarozzo.it e mi occupo di web marketing turistico. E, come ti dicevo, di riscontri ne ho avuti abbastanza. Ne ho ogni giorno e ogni giorno me ne servono di più per aumentare la fiducia in me stesso… io ho questa piccola carenza di autostima, ecco. Quindi, ogni giorno cerco stimoli nuovi, anche quando mi avevate detto di questa intervista è stato un bel carico di autostima, una bella iniezione di autostima fatta all’improvviso…

Carlo: Che fa bene, dai, che fa bene…

Luca: Sì… perché l’inizio è difficile. Bisogna avere un sacco di fiducia, perché uno studia, studia, s’impegna… almeno per quel che mi riguarda, io ho passato tantissime ore al computer. Poi, magari, per il primo anno non si hanno grossi risultati, ancora non si è “nessuno”, non si conoscono tantissime cose, ma col tempo, con l’impegno e con lo studio i risultati arrivano. Bisogna avere un po’ di fede… fiducia in se stessi più che fede, insomma.

Carlo: No, più che altro poi è l’azione, no!? Perché se tu agisci, fai qualche cosa e questa cosa dà un risultato, quello che si sviluppa in te è un senso di efficacia… e questo è l’autostima, un senso di efficacia. Tu hai il senso di efficacia di te stesso. Quindi, sai che agendo ottieni dei risultati.

Luca: Sì, precisamente.

Carlo: Senti, allora, in One Year Together hai conosciuto tanti bravi relatori: Nando, Sara… straordinaria, ma poi tutti i ragazzi del settore tecnico, come Andrea, Guido e tutti gli altri… Ecco la domanda è questa: è vero che sono io il tuo docente preferito?

Luca: Ahahah… Allora, in realtà siete tutti molto preparati e poi alcuni di voi li ho conosciuti personalmente al seminario di Roma di marzo, il 15, 16 marzo se non sbaglio.

Carlo: 2013? No, 2014…

Luca: 2014. Nel 2013 neanche vi conoscevo. Purtroppo vi ho scoperto soltanto dopo. Quindi, ti stavo dicendo, vi ho conosciuto al seminario… alcuni di voi… tipo con te, Carlo, no, non ci siamo presentati, eri indaffarato, c’era tantissima gente… va be’, comunque sia, sì, diciamo che sei il mio preferito non perché mi stai intervistando, ma perché sei il docente con il quale ho legato… quasi un legame virtuale, perché tu parlavi soltanto nelle lezioni registrate, quindi in realtà era quasi un affezionarsi alla tua voce, ma per la fiducia, come ti dicevo prima, per quella tua comunicazione quasi… non so come spiegartelo, praticamente mi trasmettevi quella voglia di fare, quella voglia di continuare, quell’idea che nonostante tutto era importante continuare. Era questo quello che mi comunicavi e che poi in realtà ho cercato di concretizzare. Ecco.

Carlo: Sì, ma io questa domanda la sto facendo a tutti. A me fa piacere saperlo, tuttavia lo faccio così solo per stuzzicare Nando e Sara…

Senti Luca, Progetti per il futuro? Come si organizza un web designer come te con tutti questi mesi di formazione alle spalle?

Luca: Allora, per prima cosa continuo a studiare. È una prerogativa che metto sempre al primo posto. Studiare, aggiornarmi, corsi, workshop, webinar, insomma, tutto ciò che serve per continuare a studiare, anche in maniera gratuita, poi alla fine è una cosa fondamentale. Poi, va be’, anche continuare a curare il blog. Non penso che lo lascerò. Sarà una cosa che farà parte della mia vita. Diciamo che oggi come oggi è un elemento fondamentale a cui non rinuncerei per nulla al mondo. E poi diciamo che in realtà l’obiettivo principale – io sto un divagando, ma… – io mi organizzo per diventare un vero professionista del settore. Cioè, questo è il fine della mia organizzazione. Non diventare uno dei tanti web designer che si occupa di web marketing turistico, di siti per alberghi in maniera molto sempliciotta. No, io voglio diventare davvero un professionista del settore, occuparmi del web design, ma anche di social marketing, occuparmi anche di neuromarketing, di altre branche del marketing che pian piano si sviluppa… insomma, essere un professionista del settore, a 360 gradi o quasi.. diciamo 320, dai ahahah…

Carlo: Un bell’obiettivo, complimenti. Luca, ultima domanda: le tre cose che un aspirante Web Designer deve fare assolutamente per cominciare nel migliore dei modi (secondo te)?

Luca: Allora, guarda, io a questa domanda non ho una risposta ben precisa. In realtà, attraverso la mia esperienza posso dirti che forse la cosa più importante è organizzarsi. Devi avere le idee chiare, avere proprio degli obiettivi chiari, semplici, pochi, ma molto chiari. Però non ti saprei spiegare cosa fare nel concreto. Cioè, a parte tracciare delle linee molto dritte, molto nette, non ti saprei spiegare cosa fare nel concreto. Ti posso dire per esempio che bisogna essere molto creativi. Anche se Sara mi ha aiutato tantissimo con i suoi consigli preziosissimi, la creatività è stata per me gran parte del mio lavoro, mi ha facilitato in gran parte delle mie cose.

Carlo: Diciamo che Sara è veramente un valore aggiunto in One Year Together, perché riguardo alla grafica web è veramente qualcosa di straordinario. Non so se l’ho detto nelle altre interviste, ne approfitto qui con te per sottolinearlo.

Luca: Assolutamente, sì. Quindi, ti dicevo la creatività, l’organizzazione per il proprio lavoro… e poi cercare la propria nicchia. Insomma tutti quegli argomenti che si affrontano in One Year Together che sono in realtà la base per poter iniziare questo lavoro. Ma più che altro direi il lavoro da fare su se stessi, cercare quella fiducia che ti dicevo, per me è stato un elemento assolutamente fondamentale, la fiducia, la stima per se stessi, che sono quella motivazione che ti conduce a proporti a una magazine, a una web agency o a un semplice cliente, no!? Quando c’è una persona che ha bisogno di un sito, il semplice proporsi di curare l’aspetto web di un’attività aziendale, di un’attività turistica, credo che sia fondamentale. E poi soprattutto la voglia. Io conosco persone che fanno questo mestiere, non tramite One Year Together, lo fanno tanto per, giusto per farsi quei 500 euro, per farti un esempio concreto, con un sito e il sito poi è fatto malissimo, tra l’altro, ma finisce lì. Quindi, in maniera molto superficiale, farlo giusto per farlo. Invece, io parlo della voglia di diventare qualcuno. Ecco, io non perdo mai di vista questo punto. Per me è assolutamente fondamentale.

Carlo: Assolutamente. Va be’, negli esempi che facevi manca l’approccio imprenditoriale. E invece sappiamo che questa è un’attività che va dall’organizzazione iniziale all’inquadramento fiscale, al contatto con i clienti, alla comunicazione, al marketing, al blog e poi alla parte tecnica, design, sviluppo del codice etc. È un lavoro completo, un lavoro che non possiamo nemmeno più definire “un lavoro nuovo”. Oramai è fondamentale nell’economia delle aziende, perché l’economia si sta spostando sul web, l’unico settore nel quale le cose tirano. E quindi poter essere colui che trasforma le idee aziendali in realtà concrete oggi è un lavoro secondo me estremamente interessante, per cui bisognerebbe farsi trovare preparati…

Luca: Sì, è quello che volevo dirti.

Carlo: Bene, siamo arrivati alla fine. Anche questa è stata una bella chiacchierata. Sono certo che chi ci ascolta, Luca, saprà trarne qualche spunto per le cose da fare nel prossimo futuro. Io ti ringrazio per la tua disponibilità, per la storia che ci hai raccontato. E… un saluto rock a tutti. Luca vuoi salutare?

Luca: Sì, spero che sia utile per qualcuno la mia storia, anche se molto semplice.

Carlo: Alla prossima.

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L'autore

Scrittore freelance ed esperto di content marketing. La sua filosofia è che tutti, grazie al web, possono lavorare in modo più intelligente e proficuo. E soprattutto in modo più autentico. Basta sapere come fare. Da febbraio 2013 ha deciso di accettare una nuova sfida e di entrare nel team di Your Inspiration per curare l’organizzazione e la produzione di contenuti, nonché il copy e la comunicazione aziendale.

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